Grillo e le brigate di cittadinanza: una provocazione che fa male alla democrazia - Luigi Pinto

Grillo e le brigate di cittadinanza: una provocazione che fa male alla democrazia

18 Giu 2023 - Articoli

Grillo e le brigate di cittadinanza: una provocazione che fa male alla democrazia

Beppe Grillo ha scatenato una bufera di polemiche con le sue parole pronunciate ieri alla manifestazione del M5S a Roma dedicata alle vite dei precari. Il fondatore del Movimento ha invitato i suoi a “reagire” formando delle “brigate di cittadinanza” con il passamontagna e andando a fare dei “lavoretti” di notte, come riparare panchine, aiuole e tombini. Una sorta di guerriglia urbana in difesa del reddito di cittadinanza e contro il governo di centrodestra.

Le reazioni dal mondo politico

La destra e parte della sinistra hanno reagito con indignazione, accusando Grillo di evocare pagine drammatiche della storia italiana, quando le Brigate Rosse seminavano terrore e morte con le loro azioni armate. Hanno definito le sue parole “gravi”, “sconcertanti”, “inaccettabili”, “vergognose”, “indecenti”, “pericolose” e hanno chiesto scuse e distanze da parte del M5S e del suo leader Giuseppe Conte.

Grillo cerca di minimizzare

Grillo ha cercato di minimizzare, sostenendo che si trattava di una battuta ironica ripresa dal suo spettacolo teatrale e che intendeva parlare di cittadinanza attiva, ovvero di cittadini che si impegnano per migliorare il decoro urbano. Ha anche pubblicato una foto su Twitter in cui indossa un passamontagna con la scritta “Brigata riparazione delle panchine” e ha aggiunto: “Attendiamo le brigate dei tombini”.

La gravità di certe affermazioni

Ma la sua provocazione non è passata inosservata e ha sollevato interrogativi sul suo ruolo all’interno del Movimento, che sembra sempre più diviso tra la linea moderata e riformista di Conte e quella più radicale e populista. Il comico genovese ha infatti lanciato diverse frecciate al suo successore, definendolo lento a capire i progetti, dipendente dai pullman organizzati per riempire le piazze e incapace di risvegliare i militanti addormentati. Ha anche detto: “Figli miei, come vi siete ridotti!”.

Grillo ha dimostrato ancora una volta di essere un mattatore capace di attirare l’attenzione dei media e dei suoi fan, ma anche di essere un personaggio ambiguo e imprevedibile, che non esita a usare un linguaggio violento e irresponsabile per fare satira o propaganda. Le sue parole sulle brigate di cittadinanza non sono solo una gaffe o una boutade, ma sono un segnale di una visione distorta della politica e della democrazia, che non si basa sul dialogo e sul confronto, ma sull’ostilità e sull’azione diretta. Una visione che fa male al Paese e al suo stesso Movimento.


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