Il salario minimo approda in Aula: nuove proposte e opposizioni - Luigi Pinto

Il salario minimo approda in Aula: nuove proposte e opposizioni

26 Lug 2023 - Articoli

Il salario minimo approda in Aula: nuove proposte e opposizioni

La questione del salario minimo arriva sul tavolo del Parlamento, alimentando una discussione che coinvolge sia la maggioranza sia l’opposizione. Mentre la maggioranza sceglie di non votare l’emendamento soppressivo della proposta di legge a prima firma Conte, si prepara a proporre una sospensiva per riprendere la questione in autunno.

Giorgia Meloni, la Premier, mostra un’apertura fino ad ora solo sussurrata nei corridoi del potere, mentre Forza Italia entra in campo con una proposta per adeguare tutte le retribuzioni agli standard della contrattazione nazionale. Allo stesso tempo, però, al Senato viene bocciata una mozione del M5S per l’introduzione di un salario minimo legale di almeno 9 euro lordi l’ora.

Nonostante ciò, la maggioranza passa un ordine del giorno che impegna il governo a “effettuare un monitoraggio dell’applicazione dei contratti nazionali di lavoro” e a “evitare qualsiasi forma di intervento che spinga al ribasso i salari medio bassi”. In sintesi, si intravede un movimento, testimoniato anche dalla posizione apertamente favorevole di Meloni.

Forza Italia è la prima a fare un passo avanti con una proposta di legge presentata dal coordinatore Antonio Tajani. Questa mossa, non concordata con le altre forze di governo, toglie all’opposizione l’argomento della mancanza di proposte concrete da parte della maggioranza.

Dall’opposizione, il leader di Azione, Carlo Calenda, accoglie positivamente la proposta di Forza Italia e annuncia un incontro con la Premier Meloni per discutere del tema.

Nel PD, si sottolinea l’importanza di aver portato la questione del salario minimo nel dibattito pubblico, riuscendo a spostare la maggioranza da una posizione di netto rifiuto a una di apertura al dialogo.

La proposta di Forza Italia si avvicina a quella presentata dall’allora ministro Andrea Orlando durante il governo Draghi. Questa prevedeva l’applicazione dei contratti leader di ogni settore a tutti i lavoratori del settore, eliminando i contratti pirata e innalzando il livello dei contratti.

Nel frattempo, la destra evita il voto sull’emendamento soppressivo della proposta delle opposizioni, spingendo invece per una sospensiva di un paio di mesi, un approccio simile a quello utilizzato per il Mes.

La discussione sul salario minimo, quindi, viene rinviata all’autunno. Il vicepremier e ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, esprime la sua condivisione con la posizione della Premier Meloni sul salario minimo, sottolineando l’importanza del lavoro reale creato dal suo ministero.

In sintesi, la questione del salario minimo diventa un campo di battaglia tra maggioranza e opposizione. Il dibattito promette di continuare nei prossimi mesi, con proposte e contrapposizioni che influenzeranno inevitabilmente il futuro dei lavoratori italiani.


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