La riforma Nordio mette in crisi il Pd: Schlein isolata dai sindaci

La riforma Nordio mette in crisi il Pd: Schlein isolata dai sindaci

17 Giu 2023 - Articoli

La riforma Nordio mette in crisi il Pd: Schlein isolata dai sindaci

La riforma della giustizia presentata dal ministro Nordio ha scatenato una forte polemica politica e ha messo in evidenza le divisioni interne al Partito Democratico. La segretaria Elly Schlein si è schierata contro l’abolizione del reato di abuso d’ufficio e le altre norme garantiste, in linea con i Cinque Stelle, ma ha trovato la contrarietà di una parte dell’opposizione e soprattutto dei sindaci dem, che hanno espresso apprezzamento per la riforma.

La reazione dei sindaci

“Per noi è una battaglia vinta”, ha detto il sindaco di Bologna Virginio Merola, sottolineando che l’abuso d’ufficio è stato spesso usato come “strumento di intimidazione” nei confronti degli amministratori locali¹. Anche il sindaco di Firenze Dario Nardella ha difeso la riforma Nordio, definendola”un passo avanti per il garantismo e per la semplificazione della giustizia”. Altri primi cittadini del Pd hanno espresso pareri simili, creando un forte contrasto con la linea della segretaria Schlein.

Schlein contro la riforma Nordio

La riforma Nordio, infatti, è stata duramente criticata dalla leader dem, che l’ha definita “una vendetta chiamata riforma”, accusando il governo di voler “liberare tutti” e di aver ceduto alle pressioni di Silvio Berlusconi. Schlein ha anche annunciato che il Pd presenterà una proposta alternativa e si batterà per l’abrogazione delle norme più contestate. La sua posizione, però, non è condivisa da tutto il partito, né da alcune forze dell’opposizione.

Renzi e Calenda disponibili al dialogo

Renzi e Calenda, infatti, hanno espresso la loro disponibilità a dialogare con il governo sulla riforma della giustizia, apprezzando l’impronta liberal-democratica del ministro Nordio. Anche il centrodestra ha elogiato il testo presentato dal guardasigilli, sostenendo che si tratta di una riforma garantista nel segno di quanto voleva Berlusconi. Il ministro Nordio, dal canto suo, ha invitato l’opposizione ad essere “ragionevole” e a non fare ostruzionismo.

La riforma della giustizia, quindi, ha acuito le distanze tra il governo e i magistrati, che hanno già manifestato il loro dissenso, ma ha anche aperto spaccature interne al Pd, mettendo in difficoltà la segretaria Schlein. La sua rigidità riguarda sia il merito delle questioni, dove il suo pensiero si pone agli antipodi di quello di Nordio, sia un’esigenza politica: non lasciare ai Cinque Stelle una battaglia politica fondamentale sulla quale si potrebbe creare consenso e non alimentare il conflitto all’interno del partito su un tema cruciale per gli amministratori locali. Se passa la linea dura e ideologica, il Partito Democratico rischia di andare in contrapposizione con i suoi sindaci e metterebbe profondamente in crisi il rapporto con l’elettorato moderato.


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