Reati su minori: urge un intervento esemplare contro il crescendo di violenza

La preoccupante tendenza alla crescita dei reati contro i minori in Italia ha segnato un nuovo record: 6.857 casi nel 2022, con un incremento del 34% rispetto al 2012. Di questi, un’oscena percentuale riguarda violenze sessuali, con un aumento del 27% in un solo anno, colpendo principalmente bambine e ragazze.

Questi dati allarmanti, resi noti da Terre des Hommes, portano alla ribalta un problema che ha bisogno di un intervento immediato e determinato. La società e le istituzioni devono rispondere in modo esemplare, sottolineando che ogni atto di violenza contro un minore è non solo un crimine contro l’individuo, ma anche contro l’intera società.

Queste cifre, purtroppo, non sono sorprendenti in una società ancorata a dinamiche patriarcali, dove la cultura maschilista e prevaricatrice ha spesso la meglio. E, purtroppo, la mentalità che vede il corpo femminile come un oggetto da dominare è ancora radicata in troppe persone.

Paolo Ferrara, direttore generale di Terre des Hommes, evidenzia giustamente la necessità di invertire questa rotta. Mentre passi legislativi come l’introduzione del Codice Rosso sono certamente lodevoli, non sono sufficienti. Occorre una strategia organica e di lungo periodo che promuova una cultura di rispetto, equità e dignità per tutti.

Una componente essenziale di questa strategia dovrebbe essere l’educazione. Le scuole devono diventare luoghi dove vengono affrontate le questioni di genere, la violenza e le dinamiche di potere. L’introduzione di materie come l’educazione sessuale e all’affettività, insieme a un approccio etico all’utilizzo dei media digitali, sono fondamentali.

I reati contro i minori, in particolare le violenze sessuali, sono crimini orribili che lasciano cicatrici permanenti sulle vittime e minano le fondamenta della società. Come tale, meritano una punizione esemplare. Ogni atto di violenza dovrebbe essere perseguito con la massima severità, inviando un messaggio chiaro a tutti: la società non tollererà questi crimini e farà tutto il possibile per proteggere i suoi membri più vulnerabili.

Ma non basta semplicemente punire i colpevoli. È essenziale mettere in atto misure preventive, formative e culturali che impediscono a questi crimini di verificarsi in primo luogo. Solo allora potremo sperare di invertire questa preoccupante tendenza e garantire un futuro sicuro e dignitoso a tutti i nostri bambini.